CONSIGLI sempre consigli…….copia incolla da siti famosi e pubblici…

 

CONSIGLI….

Sempre…

consigli

 

 

 

Il cane è un animale sociale e come tale vive in gruppo, branco. Per avere il giusto equilibrio il branco ha bisogno di un ordine gerarchico che definisca le posizioni sociali e, all’apice della scala, c’è un solo cane, il capo branco.  Naturalmente non tutti i soggetti hanno le caratteristiche idonee a diventare capo branco, i più accreditati sono i dominanti e i molto dominanti, ma anche un equilibrato o sottomesso potrebbero avere velleità di comando se nessuno lo contrasta durante le lotte per la conquista della dominanza sociale.
Nella società degli umani, il cane che assume il ruolo di capo branco all’interno della famiglia, non si sente responsabile nei confronti del padrone, ma al posto o in alternativa al padrone. Questi atteggiamenti vanno assolutamente repressi  per evitare che il cane senta il dovere di assumersi responsabilità che non sarebbe in grado di affrontare. A questo scopo, dobbiamo stabilire se il nostro cane ha intenzione di diventare il nostro capo branco e, immediatamente dopo, dissuaderlo senza offendere la sua dignità, conservando a pieno la sua stima e amicizia.

Gli interventi possono differire in ragione del carattere del cane

Atteggiamenti che evidenziano un soggetto equilibrato capo branco:

  • saltare addosso, per salutare il padrone che torna, tentando di leccare il viso. Va ricordato che questo atteggiamento è tipico del cucciolo in attesa della mamma che porta l’alimento nella tana. Leccando i lati della bocca, stimola il rigurgito della madre che fornirà l’alimento predigerito al cucciolo.
  • prestare attenzione ai richiami del padrone, anche con risposte che possono sembrare ritardate.
  • accettare la supremazia del padrone ma mettendola qualche volta in discussione innescando un equilibrato conflitto sociale
  • giocare energicamente e, pur combattendo, accettare anche di perdere
  • proporre spesso il gioco al fine di misurarsi, sportivamente, con gli altri
  • giocare anche da solo accettando l’eventuale partecipazione altrui
  • trattenere gli oggetti tra le fauci contendendoli con tenacia
  • abbaiare per ottenere accettando l’eventuale rifiuto, senza insistere più di tanto
  • grattare le porte per farsi aprire, al fine di restare con il gruppo sociale
  • contenuta aggressività nei confronti degli altri animali della famiglia
  • seguire o anticipare il padrone nell’entrare in ambienti nuovi
  • seguire il padrone nello svoltare gli angoli delle strade
  • collaborare con il padrone nella difesa del territorio e del gruppo
  • frequentare volentieri ambienti sconosciuti coalizzandosi con il padrone
  • condividere ogni momento con il padrone e la famiglia

interventi correttivi:

  • intraprendi un ciclo educativo (sedutoseduto fermocondotta al guinzaglio)
  • non farti saltare addosso
  • se capita, incrocia il suo sguardo e mantienilo per qualche secondo; non appena abbassa gli occhi o tende ad allontanarsi, richiamalo e rassicuralo
  • se ti segue cercando la tua compagnia troppo spesso, qualche volta invitalo ad allontanarsi
  • se si isola socialmente, raggiungilo e invitalo a seguirti
  • entrando o uscendo dagli ambienti, non lasciarti mai precedere, se accadesse torna indietro facendoci seguire
  • non concedere mai quando chiede, concedi solo se non chiede, meglio se non se l’aspetta. Nel caso le richieste fossero legittime, rispondi prontamente.
  • se devi andare nella sua direzione, fallo venire da te,  premialo quando ti raggiunge, insieme proseguite nella direzione scelta. Lo scopo è di non permettergli di pensare che abbandoni la tua posizione per andare da lui.
  • qualche volta accetta di giocare se è lui a proporre il gioco
  • proponi tu il gioco e, qualche volta, lascialo vincere ( es: la pallina )
  • interrompi il gioco quando è ancora in corso e, allontanandoti lasciandogli l’eventuale oggetto conteso
  • maneggia i suoi giochi, non deve pensare che siano di sua esclusiva proprietà
  • quando gioca da solo, intervieni continuando insieme
  • se non è indispensabile cambiare, lascia costante l’ora dei pasti
  • all’ora dei pasti
    • prima di posare la ciotola a terra, dagli il comando seduto fermo
    • il comando va dato una sola volta, se non ubbidisce, allontanati con la ciotola, senza parlare o guardarlo, e torna solo dopo alcuni minuti.
    • posa la ciotola a terra
      • se si muove, raccogli la ciotola e ridai il comando seduto fermo
      • al terzo tentativo, allontanati con la ciotola, senza parlare o guardarlo, e torna dopo qualche minuto
    • mettiti dritto senza parlare o incrociare il suo sguardo
      • se si muove, raccogli la ciotola e ridai il comando seduto fermo
      • al terzo tentativo, allontanati con la ciotola, senza parlare o guardarlo, e torna dopo qualche minuto
    • se si siede, aspetta qualche secondo poi dai un segnale che lo autorizzi a mangiare
    • complimentati oralmente se l’esercizio è stato eseguito correttamente
    • allontanati soddisfatto
  • a fine pasto, anche se non ha consumato tutta la razione fornita, pulisci la ciotola e rimettila in posizione vuota e pulita. Se avesse il cibo a disposizione, potrebbe credere di essere il leader del gruppo.
  • in presenza di estranei fallo sedere, accarezzalo e appoggia la tua gamba al suo corpo, lo scopo è quello di simulare una protezione nei sui confronti, come se avessi la situazione sotto controllo
  • in accordo con coloro che incontri, appoggia una mano sulla loro spalla e, nel congedarvi, rimani fermo in attesa che si allontanino

conclusioni: dobbiamo dimostrare di essere più forti, ma anche disponibili a condividere con lui i compiti per la difesa del gruppo. Dobbiamo rispettare il suo ruolo facendolo sentire importante anche se non è il leader, solo se si sente appagato e rispettato accetterà la tua guida rispettandoti a sua volta. Ricorda che ogni cane in fondo ha bisogno di protezione ed è compito tuo metterlo in condizioni di sentirsi protetto senza essere oppresso. Un buon capo branco è attento e premuroso ma, nel contempo, severo ed intransigente

 

Considerazioni:
Il cane è un animale sociale e come tale vive in gruppo, branco. Naturalmente, ogni branco che si rispetti, ha bisogno di un capo che difenda i suoi componenti ed i confini del proprio territorio da eventuali aggressori. Quando nessun si propone come leader del gruppo,per la mancanza un dominante puro, ogni elemento, indipendentemente dal carattere
, è costretto a difendersi da solo provvedendo alla propria sopravvivenza in modo individuale ed autonomo. Indirettamente, difendendo se stesso, protegge anche gli altri perciò, anche il soggetto più sottomesso si trova a ricoprire una carica per la quale, il più delle volte, non è portato. Come si può notare, il capo non è il più forte in assoluto ma, è colui che si mette in evidenza più degli altri e quindi, anche se può sembrare dominante in un gruppo, potrebbe risultare subalterno in un altro. In molti casi, all’interno delle nostre famiglie, può accadere che nessuno si proponga come come capo e quindi il nostro cane, inibito ed indifeso, deve rimboccarsi le maniche assumendo la responsabilità di guidare il gruppo. Provate ad immaginare come si può sentire un cane inibito che, oltre a non sentirsi protetto, deve prendere il coraggio a due mani per difendere il proprio padrone da tutto e da tutti. Penso che viva eternamente con il cuore in gola ed in continua apprensione.

Gli interventi possono differire in ragione del carattere del cane

Atteggiamenti che evidenziano un capo branco insicuro:

  • saltare addosso, per salutare il padrone che torna, tentando di leccare il viso. Va ricordato che questo atteggiamento è tipico del cucciolo in attesa della mamma che porta l’alimento nella tana. Leccando i lati della bocca, stimola il rigurgito della madre che fornirà l’alimento predigerito al cucciolo.
  • ubbidire al padrone in modo incerto rimanendo sempre in attenzione
  • giocare con scarsa convinzione abbandonando la contesa alla prima difficoltà
  • non proporre mai i giochi per evitare il confronto e per non rivelare la sua incertezza nel lottare
  • non giocare mai da solo per non mettersi in evidenza e quindi passare inosservato
  • trattenere oggetti tra le fauci ma, abbandonarli immediatamente non appena vengono contesi
  • chiedere in modo dimesso senza grandi pretese, se si bene, altrimenti pazienza
  • grattare le porte ma, dopo qualche insistenza, accettare passivamente l’isolamento leccandosi o mordicchiandosi, a volte fino a procurarsi ferite sanguinanti
  • mettersi sulla difensiva al primo allarme. Estrema diffidenza nei confronti di estranei, abbaiando in modo quasi isterico
  • abbaiare in macchina come difesa del territorio
  • abbaiare alla gente con possibile coda tra alle gambe
  • ringhiare alla gente con possibile coda tra alle gambe
  • rifiutare di essere accarezzati da sconosciuti
  • tentare attacchi per indietreggiare subito
  • guaire come per dolore ai presunti attacchi dell’avversario
  • mantenere costantemente alta l’attenzione
  • nervosismo quando è fuori dal proprio ambiente
  • rifiutare od ostacolare l’ingresso in ambienti sconosciuti

interventi correttivi:

  • intraprendi un ciclo educativo (seduto – seduto fermo – condotta al guinzaglio) con polso deciso ma non duro
  • durante la convivenza, non guardarlo e non parlargli inutilmente, comportati come se non esistesse; non deve sentirsi importante e responsabile
  • se noti che ti sta guardando in modo interrogativo, chiamalo, invitalo a venire da te, invitalo a sedersi, premialo ( boccone o carezza ), lascialo libero
  • se muovendoti viene a trovarsi sul tuo percorso, non aggirarlo ma invitalo a spostarsi, premialo e allontanati
  • se devi andare nella sua direzione, invitalo a venire da te, come si muove raggiungilo a metà strada,  premialo quando quando vi incontrate, insieme proseguite nella direzione scelta. Lo scopo è di mantenere alta la tua dominanza senza esagerare con la sua sottomissione
  • se spesso dovesse proporre un gioco, non accettare ogni volta, è necessario che sappia che tu sei in grado di decidere da solo
  • durante il gioco, fallo perdere spesso pur permettendogli di lottare, deve riconoscere che sei il più forte ma che anche lui può dire la sua ( es: la pallina )
  • all’ora dei pasti
    • prima di posare la ciotola a terra, invitalo a sedersi, lo scopo è di fargli capire che se vuol mangiare deve meritarselo
    • posa la ciotola a terra
      • se si muove, raccogli la ciotola e ridai il comando seduto fermo
    • mettiti dritto senza parlare o incrociare il suo sguardo
      • se si muove, raccogli la ciotola e ridai il comando seduto fermo
    • aspetta qualche secondo poi dai un segnale che lo autorizzi a mangiare
    • complimentati oralmente se l’esercizio è stato eseguito correttamente
    • allontanati soddisfatto senza voltarti
  • in presenza di estranei fallo sedere, accarezzalo e appoggia la tua gamba al suo corpo, lo scopo è quello di simulare una protezione nei suoi confronti, dimostrando di avere la situazione sotto controllo. Accarezzalo.
  • quando incontri qualcuno che potrebbe eccitarlo, calmalo e tienilo leggermente dietro a te, facendogli da scudo
  • frapponiti sempre tra lui e gli estranei, non deve mai trovarsi a fronteggiare qualcuno, sia persone che animali
  • in accordo con coloro che incontri, appoggia una mano sulla loro spalla rimanendo in quella posizione per qualche minuto
  • in accordo con coloro che incontri, passeggia per qualche metro in loro compagnia mantenendoti leggermente più avanti e, nel congedarvi, rimani fermo in attesa che si allontanino
  • in zone affollate, rimani fermo in una posizione tale da far sfilare la gente accanto a te, lo scopo è di abituarlo alla presenza di gente sconosciuta e inoffensiva
  • se è particolarmente eccitato dalla presenza di bambini, frequenta spesso parchi giochi distraendolo con sistemi conosciuti ( pratica dell’allegria )

conclusioni: dobbiamo proporci come soggetti in grado di assumere la responsabilità del capo branco, dimostrando di essere in grado di difendere noi stessi e tutti i componenti del gruppo. Il cane ha bisogno di sentirsi protetto per avere una vita spensierata, ha bisogno di una guida, di un punto di riferimento ed in cambio dare tutta la sua disponibilità come compagno di vita.DAL sito…….dalla parte del cane

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